Gruppi antiabortisti nei consultori familiari: Women on Web si prepara ad un aumento delle richieste di aiuto che arrivano dall'Italia

Women on Web, un'organizzazione non governativa che ha supportato oltre 120.000 persone in tutto il mondo nell'accesso all'aborto farmacologico dal 2005, si prepara ad un aumento delle richieste di aiuto provenienti dall'Italia a seguito dei probabili cambiamenti nei protocolli dei consultori familiari in merito all’accesso alle interruzioni volontarie di gravidanza. La possibilità, per le associazioni antiabortiste, di ricevere fondi europei del PNRR per lavorare nei consultori pubblici, avrà inevitabilmente conseguenze negative sull'accesso all'aborto in Italia.

22.04.2024 

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Secondo il Ministero della Salute, i certificati IVG per la metà delle donne italiane che hanno avuto deciso di interrompere gravidanze nel 2021 sono stati emessi proprio nei consultori. Questi luoghi sono identificati come le strutture sanitarie primarie dove le donne si rivolgono una volta scoperta una gravidanza indesiderata. Rendere questi spazi ambienti ostili, probabilmente moltiplicherà lo stress e lo stigma che le utenti subiscono, influenzerà negativamente la qualità delle cure che ricevono e alla fine impedirà ad alcune di accedere ai servizi di IVG. 

Finora molte regioni non sono nemmeno riuscite a implementare l'aborto farmacologico come parte della loro assistenza medica standard, nonostante le linee guida per l’uso della RU486 siano state aggiornate dal Ministero della Salute nel 2020. Altri ostacoli all'accesso all'aborto sono già elevati: questi includono un altissimo tasso di obiezione di coscienza, la settimana obbligatoria di ripensamento dopo aver ottenuto il certificato e un generale trattamento negativo da parte del personale medico. 

"Dai nostri quasi 20 anni di esperienza nell’ambito dell'aborto farmacologico e nell'ascolto di migliaia di storie personali abbiamo appreso che tutti i tipi di persone hanno gravidanze indesiderate e finiscono per cercare servizi di IVG sicuri e che garantiscano la privacy, indipendentemente dalla loro religione o opinioni politiche. Con questa decisione il governo si pone contro tutte le donne, tutte le famiglie, i propri cittadini e cittadine, e chiaramente contro il sistema sanitario di alta qualità e i diritti umani.", commenta Venny Ala-Siurua, Direttrice Esecutiva di Women on Web. 

In Italia, Women on Web conduce ricerche sulle barriere locali all'accesso all'IVG per sostenere la promozione di assistenza sanitaria per l'interruzione volontaria di gravidanze di alta qualità. I dati aiutano a comprendere le interazioni delle persone con il servizio sanitario nazionale e le motivazioni per cercare servizi di aborto in telemedicina online. Women on Web offre informazioni online in 15 lingue 7 giorni su 7. Ogni anno rispondiamo a oltre 600 messaggi provenienti dall'Italia. 

Women on Web è disponibile per commenti, richieste di interviste e informazioni sull'aborto farmacologico in italiano e in inglese. Si prega di contattare eleonora@womenonweb.org. Restiamo in attesa della vostra risposta.

 

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